ECCO “CANZONI DA INTORTO”, IL NUOVO DISCO DI FRANCESCO

A dieci anni di distanza dall’ultimo album in studio, esce “Canzoni da intorto”, il nuovo disco di Francesco Guccini. Un progetto speciale, unico nel suo genere, un concept album che il Maestro ha sempre desiderato realizzare e che ora prende finalmente vita.

Composto da 11 brani appartenenti alla cultura popolare, con arrangiamenti dal richiamo balcanico e folk, “Canzoni da intorto” è una raccolta delle canzoni del cuore di Guccini, arrangiate e interpretate in una veste nuova.

Pietre preziose della musica italiana e internazionale con le quali Guccini ha dato vita a una sorta di biografia musicale. Dalla storica ballata popolare “Morti di Reggio Emilia”, passando per le milanesi “El me gatt”, “Ma mi” e “Sei minuti all’alba, fino al canto epico-lirico “Barun litrun”, all’amore ne “Le nostre domande” e all’inglese “Green sleeves”; e ancora l’anarchica “Addio a Lugano”, la misteriosa Nel fosco fin del secolo” e le poetiche “Tera e aqua” e “Quella cosa in Lombardia”.

“La voce ‘intorto’ è di origine gergale e significa imbonire, circuire per convincere qualcuno/qualcuna a prestarsi a proprio vantaggio. La locuzione ‘canzoni da intorto’ fu pronunciata da mia moglie Raffaella durante il famoso pranzo coi discografici della BMG e fu accolta con entusiasmo irrefrenabile come titolo definitivo di un disco che non mi trovava, allora, del tutto consenziente e pacificato” – racconta con ironia lo stesso Guccini. “Si tratta, infatti, di un’illazione maliziosa anche se parzialmente affettuosa. Significherebbe che le canzoni da me spesso cantate in allegre serate con amici, servissero solo ad abbindolare innocenti fanciulle le quali, rese vittime dal fascino di quelle canzoni, si piegavano ai miei turpi voleri e desideri. Ammetto che un paio di canzoni qui presenti, forse, potrebbero essere state usate alla bisogna, ma solo per un paio di volte e non di più. 

L’arrangiatore è Fabio Ilacqua, che ne ha seguito anche la produzione artistica affiancato da Stefano Giungato. Tantissimi e vari, più di trenta, gli strumenti che accompagnano l’inconfondibile voce di Guccini che ritorna su sonorità inedite, totalmente diverse dai dischi precedenti.

Per valorizzare questo grande ritorno, il disco è stato pensato come un prezioso gioiello da ascoltare per intero, declinato in cinque diversi formati: CD, CD limited edition – maxi formato, vinile, vinile special edition (edizione limitata numerata e colorata), e per i veri intenditori uno speciale doppio vinile edizione esclusiva con tracce strumentali – incisione diretta dai mix (edizione limitata e numerata) per riscoprire l’anima analogica della musica e esaltarne ogni sfumatura.