Folk Beat N. 1


IL DISCO

Pubblicato nel febbraio del 1967, Folk Beat N. 1 è il primo album di Francesco Guccini.

Il disco, registrato allo studio Basilica di Milano nell'estate del 1966 è stato prodotto da Odoardo "Dodo" Veroli e contiene tre canzoni già note che Guccini aveva scritto in precedenza per l'Equipe 84 (Auschwitz e L'antisociale) e per i Nomadi (Noi non ci saremo), più altre inedite.

Folk Beat N. 1 procurò a Guccini la sua prima apparizione televisiva: Caterina Caselli il 1º maggio 1967, poco dopo l'uscita del disco, lo invitò al programma televisivo Diamoci del tu in cui cantò, di fronte al grande pubblico, Auschwitz.

Il disco in vinile, pubblicato con etichetta La voce del Padrone, fu ristampato nel 1976 dalla EMI Italiana su etichetta Columbia. Il 33 giri figura con il solo nome di "Francesco" nella discografia ufficiale dell'artista, come tutte le sue prime incisioni.

Copertina degli spartiti musicali di "Folk Beat N.1"

Insieme a Guccini (che si accompagna con la chitarra ritmica), suonano Antonio Roveri (alla chitarra solista) e Alan Cooper (armonica a bocca e chitarra ritmica).

L'album è stato distribuito in formato LP, Stereo8, MC e CD.

Di Folk Beat N.1 sono disponibili gli spartiti pubblicati da Edizioni Musicali La Voce del Padrone.

 

CURIOSITA'

 

La fotografia di copertina è di Guido De Maria.

Il brano Il sociale e l'antisociale è un medley di due canzoni distinte, eseguite di fatto in un ordine inverso a quello previsto dal titolo del brano.

Esistono due edizioni in vinile (LP 33 giri): la prima, molto rara, con etichetta La voce del Padrone (1967); la seconda, con etichetta EMI Columbia (1976).

 

RECENSIONI

Foto della rivista “Giovani” (1967)

Dalla rubrica Due successi della settimana tratta dalla rivista “Giovani” numero 12 del 21 marzo 1967:

Addirittura con un primo microsolco debutta questo nuovo personaggio di nome Francesco! Ed è veramente un personaggio sotto ogni punto di vista. Di lui sappiamo che è un beat vero, di quelli puri, che esegue tutti i suoi motivi nello stesso modo dei grandi folk: cioè con chitarra e armonica a bocca. Francesco è anche autore dei testi di “Auschwitz” e di “Noi non ci saremo”. Il titolo del 33 giri è “Folk Beat 1”, ma i suoi motivi ci sembrano più vicini al folk che al beat. Un folk comunque di ottimo livello e, quello che più conta, di concezione genuina; un folk che si riallaccia ad una evidente tradizione italiana ed è stato sviluppato con una sensibilità e un’intelligenza veramente eccezionale.

I TESTI - LATO A

 

Vedremo soltanto una sfera di fuoco, più grande del sole, più vasta del mondo; nemmeno un grido risuonerà e solo il silenzio come un sudario si stenderà fra il cielo e la terra, per mille secoli almeno, ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.

Poi per un anno la pioggia cadrà giù dal cielo e i fiumi correranno la terra di nuovo verso gli oceani scorreranno e ancora le spiagge risuoneranno delle onde e in alto nel cielo splenderà l'arcobaleno, ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.

E catene di monti coperte di nevi saranno confine a foreste di abeti: mai mano d' uomo le toccherà, e ancora le spiagge risuoneranno delle onde e in alto, lontano, ritornerà il sereno, ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.

E il vento d'estate che viene dal mare intonerà un canto fra mille rovine, fra le macerie delle città, fra case e palazzi che lento il tempo sgretolerà, fra macchine e strade risorgerà il mondo nuovo, ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.

E dai boschi e dal mare ritorna la vita, e ancora la terra sarà popolata; fra notti e giorni il sole farà le mille stagioni e ancora il mondo percorrerà gli spazi di sempre per mille secoli almeno, ma noi non ci saremo, noi non ci saremo, ma noi non ci saremo...

Lunga e diritta correva la strada, l'auto veloce correva la dolce estate era già cominciata vicino lui sorrideva, vicino lui sorrideva...

Forte la mano teneva il volante, forte il motore cantava, non lo sapevi che c'era la morte quel giorno che ti aspettava, quel giorno che ti aspettava...

Non lo sapevi che c'era la morte, quando si è giovani è strano poter pensare che la nostra sorte venga e ci prenda per mano, venga e ci prenda per mano...

Non lo sapevi, ma cosa hai sentito quando la strada è impazzita, quando la macchina è uscita di lato e sopra un'altra è finita, e sopra un'altra è finita...

Non lo sapevi, ma cosa hai pensato quando lo schianto ti ha uccisa, quando anche il cielo di sopra è crollato, quando la vita è fuggita, quando la vita è fuggita...

Dopo il silenzio soltanto è regnato tra le lamiere contorte: sull'autostrada cercavi la vita, ma ti ha incontrato la morte, ma ti ha incontrato la morte...

Vorrei sapere a che cosa è servito vivere, amare, soffrire, spendere tutti i tuoi giorni passati se così presto hai dovuto partire, se presto hai dovuto partire...

Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi e che come allora sorridi...

Venerdì Santo, prima di sera, c'era l'odore di primavera; Venerdì Santo, le chiese aperte mostrano in viola che Cristo è morto; Venerdì Santo, piene d'incenso sono le vecchie strade del centro o forse è polvere che in primavera sembra bruciare come la cera.

Venerdì Santo, stanchi di gente, siamo in un buio fatto di niente Venerdì Santo, anche l'amore sembra languore di penitenza Venerdì Santo, muore il Signore, tu muori amore fra le mie braccia, poi viene sera resta soltanto dolce un ricordo: Venerdì Santo...

Venerdì Santo, prima di sera, c'era l'odore di primavera; Venerdì Santo, le chiese aperte mostrano in viola che Cristo è morto; Venerdì Santo, piene d'incenso sono le vecchie strade del centro o forse è polvere che in primavera sembra bruciare come la cera.

Venerdì Santo, stanchi di gente, siamo in un buio fatto di niente Venerdì Santo, anche l'amore sembra languore di penitenza Venerdì Santo, muore il Signore, tu muori amore fra le mie braccia, poi viene sera resta soltanto dolce un ricordo: Venerdì Santo...

Si è levata dai deserti in Mongolia occidentale una nuvola di morte, una nuvola spettrale che va, che va, che va... Sopra i campi della Cina, sopra il tempio e la risaia, oltrepassa il Fiume Giallo, oltrepassa la muraglia e va, e va, e va...

Sopra il bufalo che rumina, su una civiltà di secoli, sopra le bandiere rosse, sui ritratti dei profeti, sui ritratti dei signori sopra le tombe impassibili degli antichi imperatori...

Sta coprendo un continente, sta correndo verso il mare, copre il cielo fino al punto dove l' occhio può guardare e va, e va, e va... Sopra il volo dei gabbiani che precipitano in acqua, sopra i pesci che galleggiano e ricoprono la spiaggia e va, e va, e va...

Alzan gli occhi i pescatori verso un cielo così livido, le onde sembra che si fermino, non si sente che il silenzio e le reti sono piene di cadaveri d'argento...

Poi le nuvole si rompono e la pioggia lenta cade sopra i tetti delle case, tra le pietre delle strade, sopra gli alberi che muoiono, sopra i campi che si seccano, sopra i cuccioli degli uomini, sulle mandrie che la bevono, sulle spiagge abbandonate una pioggia che è veleno e che uccide lentamente, pioggia senza arcobaleno che va, che va, che va, che va, che va!

Son morto con altri cento, son morto ch' ero bambino, passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento....

Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento nel freddo giorno d' inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento...

Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio: è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento...

Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento...

Ancora tuona il cannone, ancora non è contento di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento...

Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà...

Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà...

I TESTI - LATO B

 

[Parlato] F: Vuoi fare il Talkin' ? A: Facciamo il Talkin, ma... sai parlare ? F: Se so parlare...Come lo facciamo? A: Facciamo così: fai la prima strofa tu, va bene, che poi seguo io, fai un' altra tu poi seguo io e così via... F: Comincio io? A: Sì...

Partiamo di sera verso Milano, io, Antonio, l'americano, Boy-Boy il cane, quattro chitarre, Dodo Veroli, niente ragazze: Quelle le troviamo su, meno Boy-Boy che legge Linus, lui va solo a bracchette!

[parlato] A: My turn, but I' ll do a little different.

Late last night when the moon was high we keep the boat, Boy-Boy and I, with a loaded car right up the brim wouldn't want to leave out any of my women. So took along seven harmonicas, six guitar, five cigars, four extras, three bottles of Bourbon, two bottles of wine, one lump of sugar... from a cappuccino, naturalmente...

[parlato] A: Provi tu, Francesco? Ma devo consigliarti: se fai come hai fatto prima dobbiamo rifare tutto... F: Va bene...

Mangiamo un panino, trovato il dormire, ci restano in tasca duemila lire, tra plettri un po' usati, venti cerini, sei sigarette e due tesserini dell' autobus naturalmente... Boy-Boy che non sa guidare li userà per andare a donne, pardon, a cagnette!

[parlato] A: This is the next thing that happened...

Your "autostrada" was all turn turning with a car wadlen like a land of turtle, and then two I' ve forgotten to mention before, yeah: Francesco e Antonio kneelin' on the floor, said you were kneelin', sat there are prayin' but it wasn't the name of the Pope they were sayin'...

Tardi la notte, dormendo ho sognato che Bob Dylan ero diventato, giravo il mondo con la chitarra e Ursula Andress era la mia ragazza. Triste risveglio: c'era Alan con me! "It was a bad dream."

[parlato] A: Wasn' t a dream... Penso che potrei far migliore il mio italiano, però...

Tardi la notte, dormendo ho sognato che Barry McGuire ero diventato, giravo il mondo con la chitarra, Brigitte Bardot era la mia ragazza... Triste risveglio: c' era Francesco con me! It was a wet dream...

[parlato] A: Prova in Inglese, Francesco, dai...

Some say Milano is like your town, lots of people running around, but none worrying about when late 'cause when they get there they still got their way... People and the rechange: just a few building arrange here in Milano...

Statale 17, il sole cade a picco, tre giorni sulla strada, nessuno che mi carichi, nessuno che si fermi mentre tu chissà se aspetti me, mentre qui l'asfalto che si scioglie brucia i tacchi alle mie scarpe: sono a terra, senza un soldo, chissà mai se arriverò da te...

Statale 17, com'è lunga da far tutta, romba svelto l'autotreno, questo cielo ancor sereno sembra esplodere d'estate mentre tu chissà se pensi a me, mentre qui mi sento solo al mondo senza un cane che mi cerchi: son sudato e sono sporco, chissà mai se arriverò da te...

Statale 17, sembri esplodere di sole, Statale 17, alzo il dito inutilmente, Statale 17, lungo nastro di catrame: la gente bene dorme, sei deserta all'orizzonte a quest'ora non c'è un cane che mi voglia prender su...

Statale 17, sei triste nella sera, non alzo più la mano, cammino piano piano sulla strada ormai deserta mentre tu chissà se aspetti ancora, mentre qui la strada che si sperde sembra un letto di cemento: sono mortalmente stanco chissà mai se arriverò da te...

Il tre dicembre del trentanove a stare al mondo volli provar: mio padre uomo ligio al partito nome Benito mi volle dar. Mia madre, santa donna di Dio, aggiunse un Pio per contentar uno zio prete che per commosso ringraziamento mi battezzò...

Appena giunto su questa terra ci fu la guerra e il genitor che fu dei primi ad andar via dall'Albania mai più tornò: mia madre allora cercò lo zio per dirgli "Pio, che mangerà?" Egli rispose di aver pazienza; "La Provvidenza, vi aiuterà..."

La provvidenza ci ha poi aiutati con i soldati della Wermacht, poi dopo l'8 seguii gli eventi, e fui parente dello zio Sam: mia madre, donna di gran pietà, cercò in politica verginità... sulla sua porta ci scrisse "Mary", scordai la lupa, mi chiamai Jack...

Quarantacinque, finì la guerra, ma in questa terra pace non c'è, il parabellum fanno cantare per festeggiare la libertà : mia madre allora che fiutò l'aria fu proletaria e si sposò un pezzo grosso del C.L.N. e io divenni "Benski-Stalin"...

I giorni passano, i tempi cambiano, i fronti cadono, la piazza calmasi, restaurazione, televisione, boom economico, seicento Fiat... Mia madre, donna di grande amore, sentì nel cuore l'error di un dì: fu clericale, democristiana, e nella lana fede trovò...

Ora ho una fabbrica, solo un affanno: un miliardo all'anno appena mi dà! Io son per la D.C., ma di sinistra e socialista diventerò... Mia madre donna ormai d'età morì in odore di santità... Io chiesa, nobili e terzo stato sempre ho fregato solo per me...

Il fiume racconta leggende mentre veloce va al mare, le narrano piano le onde e i pioppi le stanno a ascoltare. Non tutti le posson sentire, bisogna esser stanchi del mondo, gettarsi nell'acqua e morire, dormire per sempre sul fondo.

Ascolta ! Le sue parole d'amore nell'acqua ora sono sincere, da quando tu dormi qua sotto hai sognato che mai, mai lui ti ha lasciato.

Bisogna venirci di sera con l'animo oppresso dal pianto per sentire la nenia leggera di un triste e di un lugubre canto. Chi sei? Il mio nome era Gianni, nuotavo a vent'anni appena, ma qui avrò sempre vent'anni. E tu? Mi prese una piena su a monte, non fui mai trovato.E tu? Da solo una sera, per me era peso il passato e l'acqua sembrava leggera.

Riposa, dimentica quello che è stato, il tempo quaggiù s'è fermato ormai tu non puoi che dormire e ascoltare le storie del fiume che va verso il mare.

Il fiume racconta leggende mentre veloce va al mare, le ascoltano gli annegati e al vento le fanno cantare, e al vento le fanno cantare, e al vento le fanno cantare...

Sono un tipo antisociale, non m'importa mai di niente, non m'importa dei giudizi della gente. Odio in modo naturale ogni ipocrisia morale, odio guerre ed armamenti in generale. Odio il gusto del retorico, il miracolo economico il valore permanente e duraturo, radio a premi, caroselli, T.V., cine, radio, rallies, frigo ed auto non c'è "Ford nel mio futuro"!

E voi bimbe sognatrici della vita delle attrici, attenzione da me state alla lontana: non mi piace esser per bene, far la faccia che conviene poi alla fine sono sempre senza grana...

Odio la vita moderna fatta a scandali e cambiali, i rumori, gli impegnati intellettuali. odio i fusti carrozzati dalle spider incantati coi vestiti e le camicie tutte uguali che non sanno che parlare di automobili e di moda, di avventure estive fatte ai monti e al mare, Vuoti e pieni di sussiego se il vestito non fa un piego, mentre io mi metto quello che mi pare... Sono senza patrimonio, sono contro il matrimonio, non ho quello che si dice un posto al sole; non mi piaccion le gran dame, preferisco le mondane perchè ad essere sincere son le sole...

Non mi piaccion l'avvocato, il borghese, l'arrivato, odio il bravo e onesto padre di famiglia quasi sempre preoccupato di vedermi sistemato se mi metto a far l'amore con sua figlia...

Sono un tipo antisociale, non ho voglia di far niente, sulle scatole mi sta tutta la gente. In un'isola deserta voglio andare ad abitare e nessuno mi potrà più disturbare e nessuno mi potrà più disturbare e nessuno mi potrà più disturbare...

Non amo viver con tutta la gente, mi piace solo la gente "bene": come si dice comunemente "bene si nasce non si diviene"... c'è chi nasce per le scienze o per le arti: io sono nato solamente per i party la lalalala...lalalala

Amo oltremodo parlare male, fare il maiale con le ragazze, la Pasqua vado in confessionale e tutte quante per me vanno pazze perchè fra i "bene" poi non conta l'astinenza, basta ci sia soltanto l'apparenza la lalalala...lalalala

Quindi non curo la mia intelligenza, la gente bene con questo non lega, ma alle canaste di beneficenza so sempre tutto sull'ultimo"Strega": l'intelligenza c'è sol coi milioni e ammiro i film di Monica e Antonioni la lalalala...lalalala

Sono elegante ed è inutile dire che le mie vesti son sempre curate perchè senz'altro è importante vestire, perchè è la tonaca che fa il frate... In fondo poi due cose hanno importanza e sono il conto in banca e l'eleganza la lalalala...lalalala

Andiamo matti per cocktail e feste, amo oltremodo le donne mondane: non fraintendete non parlo di "quelle", star con la gente più in basso sta male... non ho rapporti con i proletari... soltanto a tarda notte lungo i viali la lalalala...lalalala...lalalala

Ma non trascuro la scienza umanista e si può dire che sono impegnato, anzi alle volte sono comunista, ma non mi sono sempre interessato: la lotta delle classi sol mi va per far bella figura in società la lalalala..lalalala...

Non si può dire che sia clericale, come Boccaccio amo rider dei frati, ma ossequio sempre lo zio cardinale e vado a messa nei dì comandati. Il mio credo vi dico brevemente: pensare a ciò che può dire la gente la lalalala...lalalala...lalalala

La gente "bene" è la mia vera patria, la gente "bene" è il mio unico Dio, l'unica cosa che ho sempre sognata, la sola cosa che voglio io... è solo essere un bene sempre ed ora e tutto il resto vada alla malora la lalalala...lalalala la lalalala...lalalala...

[spotifyplaybutton play="https://open.spotify.com/album/2Q5oL6BE0kVU34IerDvl5v#_=_"/]